Questa puntata di Illustrami è la numero 10 e non a caso ho scelto un’illustratrice a cui sono arrivata un po’ per magia, quella che ogni tanto, può capitare, ti regala lo stare online. Ho scoperto Martina Lucidi, in arte Naïve, dopo aver letto una sua mail di risposta a Qualcosa, la mia newsletter (la puntata era questa qui): mi ha scritto presentandosi, e raccontandomi che mi aveva appena scoperta grazie a una sua amica. Quando ho visto il suo profilo sono rimasta davvero a bocca aperta: le sue sono illustrazioni delicatissime, quasi fragili, di un mondo che sembra rimasto incastrato tra le pagine di un album di famiglia, una fiaba mai raccontata prima o lo spezzone di un film. Alle illustrazioni si aggiungono anche i collage, gli arazzi illustrati e i Rifugi: il mondo di Martina è colorato e giocoso, e ammetto che c’è bisogno anche di questo.
Con lei, festeggio quindi la puntata numero dieci (davvero un grande traguardo per me) e inauguro anche l’ingresso di una nuova domanda, che da oggi in poi troverete su Illustrami. Vi lascio alle parole di Martina: lasciatevi trasportare!
Da quanti anni sei un’illustratrice e perché?
Mmh… oddio!! Non lo so precisamente, alle medie le mie compagne di classe mi facevano fare i loro compiti di disegno in cambio di merende ed io ero tanto felice, vale? (Era un ottimo affare! Grazie Greta! ). Ma “ufficialmente” (e legalmente 🙂) credo da quando in Accademia insieme ai miei amici e colleghi Michela e Daniele abbiamo creato il nostro primo collettivo di autoproduzione e iniziato a girare per festival di illustrazione qua e là! Per quanto riguarda il perché… mmmh, perché lo desidero con tutto il cuore!
Quale lavoro, progetto ti ha fatto dire “ok, sono un’illustratrice”?
Non si riesce mai a dire “ok sono un’illustratrice!” (grazie sindrome dell’impostore!) però alla fine credo sia giusto così, perché questo mi spinge a continuare a ricercare e rimanere sempre in ascolto e in contatto con quel che succede fuori e dentro di me!
Come è nata l’idea dei tuoi Rifugi?
I Rifugi sono sempre stati come un messaggio nella bottiglia: a loro ho affidato SOS, parole importanti per persone importantissime e il grande compito di ricucire ricordi ed emozioni e tenerli al sicuro anche nella tempesta. Non sempre le emozioni hanno trovato la strada per uscire da me, ma le immagini e le parole hanno sempre avuto questa magica capacità di “gancio”. La capacità di fare le domande giuste al momento giusto (anche quelle scomode!) e far tornare a galla emozioni, ricordi e tante cose che nemmeno immaginavo.
Ricordo che una delle prime “scatoline” fu in un cartone di pizza (che la mia amica Michela trafugò per me dalla sua pizzeria). Ricordo anche il periodo delle mini scatole di fiammiferi con dentro mini foto/poesie e sassolini (scritti con luogo e data di raccolta!) minuscole ma pesantissime. Insomma, il “guscio esterno” è cambiato negli anni ma un filo rosso lega tutte le scatoline: sono sempre state doni per qualcuno. Per me non c’era nulla di più bello che correre da quella persona e dirgli/dirle: “Ehi! Guarda! Questi li ho raccolti pensando a te, perché ti somigliano e perché sei nel mio cuore!” (che poi, non lo dicevo a parole – la scatolina lo faceva per me!)
La parola rifugio è arrivata molto dopo, l’ho scelta perché mi fa pensare ad un posto sicuro. Il workshop Rifugi è nato per permettere a tanti messaggi in bottiglia di attraversare tempeste e timidezze con coraggio e arrivare a destinazione ❤️.
Che effetto ti fa guardare i vecchi lavori?
Tenerezza! A volte penso anche “oddio!” perché si cambia continuamente ed è giusto così, cambiano i gusti e quindi anche il segno cambia, ma è il bello!
Se potessi tornare indietro nel tempo che consiglio ti daresti?
Non avere paura e fidati di più di ciò che senti! È la strada giusta!
Solitamente dove disegni? Riti, abitudini, posizioni, soundtrack?
Se potessi scegliere la “condizione perfetta” sarebbe: da sola, circondata di piante, a gambe incrociate sulla sedia o rannicchiata, colonna sonora di qualche film (e con tutto lo spazio possibile per il mio caos). Al momento sono tanto felice perché lavoro nel nostro studio, Officina Margherita che anche se non è circondato dal verde (perché siamo al centro di Bologna) a circondarmi ci sono persone meravigliose che mi regalano ispirazione ogni giorno ❤️ (e in studio stiamo allevando tante piantine!)
Cosa ti ispira?
I film, TANTISSIMISSIMO. Libri libri libri, e poi la luna (anche se mi fa ammattire), le foto antiche e il quotidiano (ciò che accade ogni giorno, le persone che incontro e quelle che abitano la mia vita, un gelato mangiato accovacciata sul muretto, un biglietto lasciato nel carrello al supermercato, un tragitto diverso per tornare a casa): cerco di “lasciarmi trovare”.
Le tue tecniche preferite
Collage e/o gouache+pastelli a cera+matite colorate!
Una cosa che vorresti disegnare ma che non hai il coraggio di disegnare
Una linea di locandine illustrate dei miei film preferiti! Ho iniziato a lavorarci in realtà, ma quando amo tantissimo qualcosa ho sempre paura di non essere capace di rendere giustizia a tutto ciò che mi trasmette. Mi sento così “in debito” per tutto ciò che mi hanno donato e per avermi cambiato la vita e desidero tanto sdebitarmi raccontando di loro! Ci proverò!
Un esercizio che usi per fare bu! al foglio bianco
Quando non so da dove partire mi faccio ispirare da foto vecchie o da scene di film che amo! Devo ripartire da qualcosa che mi emoziona molto sennò non funziona 🙁.
3 libri che ti hanno cambiato la vita
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore di Raymond Carver
La storia di Mina di David Almond
Il giovane Holden di J. D. Salinger
Che rapporto hai con i social?
ALLORA… ahah… amore e “odio”! Amore perché mi hanno permesso di conoscere (e rimanere in contatto con) persone e realtà meravigliose, ho stretto amicizie bellissime, se ci penso mi commuovo! Scopro sempre un sacco di cose interessanti e utilissime: utilizzo praticamente solo Ig e poco poco Fb, un pò come un pinterest ma con la possibilità di interagire, mi piace! Ma (ecco il ma) personalmente essendo “poco costante” con la pubblicazione dei contenuti sul feed vengo spesso punita e messa in un angolino per questo, quindi un pò mi fanno anche ammattire! L’ho presa però con moltissima filosofia, cioè, pubblico quando penso di avere qualcosa da dire/condividere che mi sta a cuore! Migliorerò (o forse no) ma per fortuna ho anche la mia newsletter Oggetti Smarriti che mi permette di scendere più in profondità con le persone che desiderano fare un tuffo con me, e sono super grata di questo!
3 illustratrici/illustratori che dobbiamo seguire
Maira Kalman, Kitty Crowther, Wolf Erlbruch (che non c’è più ma è immortale): per me sono stati e sono di profonda ispirazione, non solo per il segno ma anche per la loro capacità di raccontare unica al mondo.
Una cosa che desideri fare ma che non hai ancora detto ad alta voce
Un libro ❤️ (fa paura anche solo scriverlo qui, argh!)
C’è una domanda che non ti ho fatto e che invece vorresti tantissimo che ti facessi ?
Sììììì, 5 film che ami follemente e che consigli di vedere? (Sto soffrendo per tutti quelli che ho tagliato fuori ma se qualcunǝ vuole approfondire il tema cinema sono qui!)
* I 400 colpi – François Truffaut
* Paris, Texas – Wim Wenders
* Il bandito delle 11 – Jean-Luc Godard
* Dramma della gelosia (Tutti i particolari in cronaca) – Ettore Scola
* La Chimera – Alice Rohrwacher
Chi ti piacerebbe vedere intervistatǝ dopo di te? E cosa le/gli chiederesti?
Giulia Tudori! Le chiederei di presentarci tutti i suoi straordinari personaggi illustrati/in ceramica! (uno l’ho già adottato 🙂 )
Arrivano gli alieni sulla Terra: la prima cosa che dici è…
Sul vostro pianeta ci sono le mele?
Kit digitale per scoprire per benino Martina Lucidi
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Oggetti smarriti, la sua newsletter
E il suo instagram