Questa rubrica ha ormai percorso un bel po’ di passi: a marzo 2023 (ben due anni fa!) usciva la prima intervista a Tostoini. Partire da un’illustratrice sarda non è fu un caso, lo ammetto. Il cuore mi batte più forte quando scopro un’illustratrice che oltre a essere brava è anche sarda. Lo so, sarò campanilista ma ognunǝ ha i suoi feticci. Questa introduzione per dire che con l’intervista di oggi continuiamo a intrecciare un filo rosso a partire dall’isola, fino ad arrivare a Edimburgo: ai microfoni di Illustrami, siore e siori, arriva oggi Aurora Cacciapuoti!

Originaria di Carbonia, ha vissuto in varie città come Milano, Bologna ed Edimburgo dove ha studiato psicologia, psicoterapia espressiva, arte terapia e teatro, mentre alla Cambridge School of art ha conseguito il Master in Children’s Book Illustration. Attualmente vive a L’Aquila, dove crea storie e personaggi unendo tecniche tradizionali e digitali, condendo tutto con uno sguardo ironico, come le sue vignette sulle personagge delle favole, una delle cose più belle dell’Instagram.

Se volete conoscere meglio quello che ha fatto sappiate che ha pubblicato con Rizzoli, Lapis, Mondadori, Il Castoro, e tanti altri. Ma per adesso andiamo a scoprire qualcosa in più su di lei e sul suo mondo disegnato.

Aurora Cacciapuoti ©

Da quanti anni sei un’illustratrice e perché?

Disegnare è sempre stato per me un gesto naturale, un linguaggio spontaneo e personale con cui esprimere ciò che penso e sento. Fin da bambina, ricordo che i miei quaderni e libri scolastici erano pieni di disegni, di fumetti, di storie, era il mio modo spontaneo di comunicare e di osservare il mondo. L’idea di trasformare questa passione in un lavoro è nata molto presto, anche se inizialmente ho esplorato altre strade: ho studiato psicologia, mi sono avvicinata all’arteterapia, e successivamente mi sono dedicata anche all’artigianato. Il mio primo libro illustrato è stato pubblicato nel 2012, ma avevo già realizzato alcuni progetti come illustratrice a partire dal 2009.

Passare dagli studi di psicologia al mondo dell’illustrazione come è stato?

La psicologia è sempre stato un mondo che mi ha affascinata, e inizialmente ho scelto di iscrivermi all’università nonostante avessi già una forte passione per il disegno, in particolare per il fumetto. In quel momento, non pensavo che potesse davvero diventare il mio lavoro, quindi ho deciso, in modo razionale, di seguire una strada alternativa, che mi offrisse anche una rete di sicurezza, una possibilità concreta per il futuro. Ma si sa, le grandi passioni, anche se messe da parte, prima o poi trovano il modo di riemergere. 

Aurora Cacciapuoti ©

Quale lavoro, progetto ti ha fatto dire “ok, sono un’illustratrice”?

Forse il lavoro che ho realizzato per i Marriott hotels. Ho creato un’illustrazione per delle agende gift destinate ai loro clienti, che successivamente sono state stampate in serigrafia sulle agende stesse. Tuttavia, in realtà, già prima di quel momento, quando mi autoproducevo e partecipavo a mercatini, sentivo di essere sulla strada giusta. All’epoca vivevo a Edimburgo, quindi da quel punto di vista un ambiente molto stimolante: ho fatto dei corsi, frequentavo uno studio di stampatori dove ho imparato la serigrafia. È stato un periodo molto creativo. Per me, quando fai ciò che ami con passione e professionalità, non è tanto importante essere pubblicati o meno; l’importante è credere nel proprio lavoro e nella propria capacità.

Che effetto ti fa guardare i vecchi lavori?

Mi piace, si vede che ero in un percorso di crescita, mi ricordo le sperimentazioni, i vari tentativi. Ma anche adesso mi sento ancora in crescita. 

Se potessi tornare indietro nel tempo che consiglio ti daresti?

Credi in te stessa e vai avanti con determinazione. Non farti condizionare e demoralizzare. Sperimenta più che puoi. 

Solitamente dove disegni? Riti, abitudini, posizioni, soundtrack?

Disegno principalmente nel mio studio o a casa, ma porto sempre con me uno sketchbook, per annotare idee o fare schizzi quando sono in giro. Mentre lavoro, mi piace ascoltare podcast o audiolibri; ultimamente ascolto spesso citypop giapponese, anche se i miei gusti musicali cambiano molto a seconda del periodo. Se penso a un’abitudine che mi accompagna sempre mentre disegno, direi una buona tisana calda: tra matite e fogli, non manca mai.

Aurora Cacciapuoti ©

Cosa ti ispira?

Trovo ispirazione nella vita quotidiana, in quello che mi circonda, nelle cose che osservo ogni giorno. Anche i pensieri e le riflessioni che mi accompagnano durante una semplice passeggiata con il cane spesso diventano spunti per nuove idee.

Le tue tecniche preferite

Mi piace molto mescolare tecniche digitali con quelle tradizionali. Ho una vera passione per l’inchiostro e il pennino, e per la serigrafia, che cerco di riportare anche nei miei lavori digitali. In generale, adoro sperimentare tecniche nuove: è qualcosa che stimola la mia creatività e mi diverte. Trovare qualcosa di nuovo da provare o da integrare nel mio processo creativo è, per me, un modo rigenerante per restare ispirata e in continuo movimento.

Una cosa che vorresti disegnare ma che non hai il coraggio di disegnare

Ho disegnato Biancaneve in versione proctologa. Penso che tutti i limiti siano già stati ampiamente superati. 😆

Un esercizio che usi per fare bu! al foglio bianco

Le macchie di acquarello mi aiutano a scoprire nuove forme e a far nascere idee inaspettate. Anche il disegno automatico è uno strumento prezioso per liberare la mente e lasciare spazio alla creatività. E poi… disegnare gatti e cani. Disegnare gatti e cani funziona sempre.

3 libri che ti hanno cambiato la vita

I libri di Bianca Pitzorno, Roald Dahl e Michela Murgia

Che rapporto hai con i social?

Il mio rapporto con i social è abbastanza contrastante: da un lato mi divertono e a volte riescono anche a stimolare la mia creatività, dall’altro possono diventare fonte di stress o finire per prosciugare le energie. In generale cerco di non condividere contenuti troppo personali e credo che, ogni tanto, sia importante prendersi una pausa e staccare del tutto.

3 illustratrici/illustratori che dobbiamo seguire assolutamente

Pia Valentinis, Sarah Finan, Marta Jorio.

Una cosa che desideri fare ma che non hai ancora detto ad alta voce

Un progetto site specific, dei packaging, dei pattern per tessuti. 

C’è una domanda che non ti ho fatto e che invece vorresti tantissimo che ti facessi ?

Cosa ti piace fare quando non disegni? Cucinare! Per tavolate di amici, piatti etnici di tutto il mondo e fare lunghe passeggiate nella natura. 

Chi ti piacerebbe vedere intervistatǝ dopo di te? E cosa le/gli chiederesti?

Claudia Flandoli. Le chiederei: qual’è il lavoro che ti ha più divertita? 

Arrivano gli alieni sulla Terra: la prima cosa che dici è…

Aiutateci! 😆

Media kit per scoprire Aurora Cacciapuoti

Il profilo instagram

Qui il suo sito, con tutti i suoi libri

e la sua newsletter