Quanto mi era mancata la mia rubrica? Moltissimo!
Sono davvero molto felice di essere ritornata con Illustrami, a parlare di mondi disegnati, così da non pensare alla grande fatica che mi sta regalando settembre.
Eccoci qui, dunque. Se nell’ultima puntata ci eravamo spintз fino a Bologna con Martina Lucidi, questa volta torniamo nella capitale per fare la conoscenza di Martina Manna, un’artista e illustratrice che ho avuto l’onore di conoscere a una colazione tra freelance, a maggio scorso. Quando, durante il giro di presentazioni, Martina ha detto di essere un’illustratrice, l’ho subito cercata su Instagram e ho capito che non potevo farmi scappare quell’occasione. Al momento dei saluti l’ho braccata per convincerla a far parte di questa mia rubrica e sono ben felice che lei abbia accettato.
Se vivete a Roma vi potrebbe essere capitato, qualche anno fa, di vedere in giro per la città i suoi manifesti per il Teatro di Roma: ne trovate uno qui sotto, da cui si può evincere il suo passato di studi in architettura. In quasi tutte le sue opere ci sono infatti degli elementi architettonici che sanno fondersi meravigliosamente con tutto il resto. Le sue illustrazioni sono minimali, pulite, eleganti: ci sono foglie, e rampicanti, animali veri e animali inventati, corpi, corpi di donna e di streghe, occhi, lune, forme geometriche che sembrano danzare.
Come se la sarà cavata con le mie domande fin troppo curiose? Andiamo a scoprirlo.
Da quanti anni sei un’illustratrice e perché?
Più o meno da sette anni! Da quando ho finito la scuola di illustrazione ho iniziato a considerarmi un’illustratrice. Per quanto riguarda il perché, mi piace il fatto che un mio disegno possa aiutare un’altra persona a comunicare qualcosa di più o meno complesso, e poi è bello assistere in prima persona alla nascita di un’immagine.
Quale lavoro, progetto ti ha fatto dire “ok, sono un’illustratrice”?
Realizzare le illustrazioni per la stagione teatrale 2022/2023 del Teatro di Roma. Devo ammettere che è emozionante vedere un proprio lavoro in giro per la città!
Organizzi laboratori per bambinз: ti piace lavorare con loro?
Sì, quest’anno ho organizzato dei laboratori di pittura sia nel mio studio che in uno spazio gestito da due educatrici qui nel quartiere. Mi piace lavorare con i bambinз perchè sono disposti a mettersi in gioco e a prendersi del tempo per sperimentare. È molto stimolante accompagnarlз alla scoperta dei materiali e delle tecniche pittoriche o fare esercizi per allenare la creatività e l’immaginazione.
Che effetto ti fa guardare i vecchi lavori?
Mi piace vedere come tutto si è trasformato! Nel tempo ho studiato e sperimentato varie tecniche ed è normale che il segno sia cambiato come le cose che disegno e i colori che uso ma credo che tutto abbia un valore, anche i disegni di dieci anni fa hanno una loro storia.
Se potessi tornare indietro nel tempo che consiglio ti daresti?
Di pensare meno e fare di più!
Solitamente dove disegni? Riti, abitudini, posizioni, soundtrack?
Di solito disegno a casa, alla scrivania! Ho una stanza che è diventata il mio studio dove ho tutte le mie cose e una gatta che mi sorveglia 🙂
Mentre lavoro ascolto tantissime cose ma la musica rimane la cosa che preferisco, mi permette di rimanere più concentrata. Ho varie playlist salvate e quando mi stanco delle mie vado a cercare tra quelle degli altri! Anche il silenzio però non mi dispiace, soprattutto nei momenti in cui c’è qualcosa da progettare o da ideare.
Cosa ti ispira?
La natura, camminare, il lavoro di altre artiste e artisti, la poesia, la musica e le storie.
Le tue tecniche preferite
La china è una tecnica che amo molto. Avendo una formazione da architetta prima che da illustratrice, il pennino a china è stata la prima cosa che ho usato per disegnare e che ancora uso spesso perchè è comodo da portare in giro, si asciuga in fretta e ti permette di tracciare delle linee pulite. Negli anni passati la china l’ho usata anche con i pennelli, con e senza acqua, e devo dire che mi ha dato grandi gioie e mi ha permesso di scoprire delle cose sul mio segno.
Ultimamente sto disegnando a matita per poi passare tutto in digitale ma cerco comunque di ritagliarmi dei momenti per dipingere con acrilici e acquerelli o per provare cose nuove.
Una cosa che vorresti disegnare ma che non hai il coraggio di disegnare
Di solito se voglio disegnare una cosa la disegno. Magari il rischio è che rimanga incompleta o nascosta in uno dei tanti quaderni, ma comunque l’ho disegnata!
Un esercizio che usi per fare bu! al foglio bianco
Ho paura di molte cose ma non del foglio bianco! Se ho un foglio vicino, piccolo o grande che sia, lo riempio in un attimo. La cosa che posso consigliare è di scegliere una matita che ci piace o un colore che sul momento ci chiama e partire a tracciare dei segni sul foglio senza pensare. Mettere della musica di sottofondo può aiutare a lasciarsi andare e pensare meno a ciò che stiamo facendo. Ogni persona è poi libera di disegnare ciò che vuole, può essere qualcosa che vede fuori dalla finestra o una forma che ha in testa che non assomiglia a niente di esistente, è lì il bello.
3 libri che ti hanno cambiato la vita
Palomar di Italo Calvino
Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf
L’arte della gioia di Goliarda Sapienza
3 illustratrici/illustratori che dobbiamo seguire
Daniela Tieni
Gianluca Folì
Elenia Beretta
Che rapporto hai con i social?
Direi non buonissimo! Non riesco ad usare i social con costanza e faccio un po’ fatica a comunicare chi sono e quello che faccio.
Riconosco però che siano un potente strumento per fare rete, informarsi e dare voce a chi spesso non ce l’ha. Personalmente alle volte mi sento un po’ sopraffatta e sento il bisogno di prenderne le distanze, forse é per questo che non riesco ad usarli molto!
Di recente ho letto un articolo sul blog dell’illustratrice Marloes De Vries. Ci sono delle riflessioni interessanti sul tema, lo lascio qui.
Una cosa che desideri fare ma che non hai ancora detto ad alta voce
Un libro scritto e illustrato da me.
C’è una domanda che non ti ho fatto e che invece vorresti tantissimo che ti facessi ?
Tre albi illustrati che ti hanno sorpreso ed emozionato?
I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, Topipittori
Pinocchio prima di Pinocchio di Alessandro Sanna, Orecchio Acerbo
L’anima smarrita scritto da Olga Tokarczuk e illustrato da Joanna Concejo, Topipittori
Chi ti piacerebbe vedere intervistatǝ dopo di te? E cosa le/gli chiederesti?
Daniela Tieni: qual è il segreto delle sue incredibili texture pittoriche.
Arrivano gli alieni sulla Terra: la prima cosa che dici è…
Dipende da che intenzioni hanno ahah ma forse rimarrei senza parole!